mercoledì 4 febbraio 2009

'lut.


E buongiorno alle nuvole chiare e a quelle scure, alle parole strozzate nella cornetta del telefono, ai sogni intessuti nella fase rem, ai granelli del caffè caduti fuori dalla macchinetta. E buongiorno a te che sbuffi e ti lamenti alle otto del mattino, al cuscino sporco di rimmel della sera prima. E buongiorno perchè è sempre un buongiorno quando De Andrè riempie la stanza tra una pagina asettica di diritto ed un essemmesse atteso col fiato bloccato in gola.
E buongiorno alla non voglia di fare, dire e pensare. Buongiorno all'incoscienza, ai buoni propositi e a quelli cattivi, al desiderio di scappare a Cuba, di s-coprirsi, di bere rum odoroso di libertà e vestiti succinti, piedi nudi e fianchi provocanti.
E buongiorno a te che mi leggi e non sai chi sono, e buongiorno a me, sì a me, che vivo giorno per giorno senza sapere dove mi porterà la prossima stazione.
Salut alle indecisioni, alle sorprese in-attese e alle debolezze, tutte.
'Lut.