lunedì 4 maggio 2009

Parler au Vent.


vorrei tagliare via i pensieri tristi stasera, piegarli come tanti aeroplanini di cartapesta e lasciarli liberi di andare dove il vento li porta. quando cala la sera, conservo dentro i visi già stanchi delle persone incontrate alla fermata "garbatella", la mattina, quando sulla lingua abbiamo ancora il sapore del caffè; mi porto dentro le parole dure, gli sguardi fissi e gli accenti marcati; il sudore della fronte degli operai che, a mezzogiorno, scavano sulla Colombo; la sensibilità abbraccia anche l'indifferenza; il cuore si strizza ripensando ai pomeriggi passati col naso all'insù contando le nuvole come fossero innumerevoli agnelli bianchi e grigi, agnelli in fuga. agnelli che non sanno o che non vogliono sapere.
mi vien voglia di scrivere e di scrivere e di scrivere. una storia, la mia. chissà. un jour peut etre.



6 commenti:

apepam ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=lpFxmTvpJrM

:))

baci****

Goldmund ha detto...

Solo un saluto. Devo partire. A presto.
A.

apepam ha detto...

sei un piccolo angolo fiorito nei miei pensieri.

*

Giullare di Corte ha detto...

“Continua a pensare a ciò che hai perso.
S’addensano nubi di fiori”
(Hino Sojo)

Baol ha detto...

Anche io mi dico...un giorno

@ Apepam: Non ho ancora fatto l'account di splinder...ma ti leggo ;)

Gautier ha detto...

Accade talvolta che un'ombra di tristezza scenda ad oscurare il cuore. E c'è sempre una ragione naturalmente, anche quando si dice: "mi sento un pò così e non so perchè". Allora sfugge alla ragione il senso del perchè, ma lascia spazio una grandissima voglia di scrivere, scrivere, scrivere...
un sorriso speciale
Gautier